Associazione Arti Visive
e Centro per l'arte contemporanea Trebisonda
Perugia
All’inizio degli anni Ottanta, in una felice congiuntura vissuta dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, mi ritrovo a tenere il corso di Storia dell’Arte mentre artisti come Nuvolo e, in seguito, Mattiacci, Gatto e altri validi colleghi concorrono a creare un “clima” e un ambiente di studio davvero speciale, che ancora molti ex allievi sembrano ricordare con viva soddisfazione.
Effettivamente in quegli anni, sollecitati dai nostri studenti, riuscivamo ad istruire, accanto alle lezioni ordinarie, una folta serie di seminari, portando a Perugia personalità dell’arte e della critica del calibro di Enrico Castellani, Giulio Paolini, Edgardo Mannucci, Beppe Uncini, Michelangelo Pistoletto, Mario e Marisa Merz, Pierre Restany, Jannis Kounellis, Carlo Alfano, Emilio Villa, Marco Bagnoli, Luciano Fabro, Jole De Sanna, Sol LeWitt e altri, facendo crescere nel giro di qualche anno, il livello di intensità culturale dei corsi, tanto da risultare impegnati nelle aule, reciprocamente, noi e gli allievi, dal mattino alla sera, per numerose attività e iniziative didattiche nel frattempo promosse.
Ci sembrò, in quel modo, di sviluppare degnamente precedenti realtà pur qualificate di studio promosse da artisti come Gerardo Dottori o storici come Filiberto Menna e Nello Ponente, già passati per quell’Istituzione. Naturalmente a Perugia molte altre figure di valore avevano concorso nel tempo a determinare le condizioni perché tutto quel fermento trovasse un terreno adatto e fecondo, da Aldo Capitini a Carlo Dolcini, da Dante Filippucci a Colombo Manuelli e altri.
Fu dunque in quel frangente che fiorirono alcune nuove realtà aggregative e alcune proposte culturali dovute all’intraprendenza dei nostri allievi. Tra le iniziative più efficaci ve ne furono alcune di relativa durata e altre più resistenti. E se “Opera”, Associazione per le Arti Visive, può oggi essere ricordata come l’organismo che tentò un’interlocuzione con le realtà artistiche ed espositive a respiro nazionale o perfino a raggio più ampio, l’Associazione “Trebisonda”, più radicata sul territorio, impegnata a fornire a molti giovani, esordienti o quasi, un’occasione di debutto nella scena dell’arte cittadina, estese lentamente ma con tenacia gli effetti della propria influenza, tanto da divenire anch’essa, nel giro di alcuni anni, un punto di riferimento ineludibile; “Trebisonda” decisamente guidata con passione e fede, sin dall’inizio, da Danilo Fiorucci e in seguito anche da altri sodali alla sua azione, si dimostrò assai più efficace delle incostanti attività espositive dovute a poco fortunate o talvolta inadeguate galleria d’arte private, apparse e scomparse nel corso degli ultimi quarant’anni a Perugia.
Sono stati numerosi i momenti qualificanti e felici della vita di Trebisonda, dovuti al concorso di molti suoi frequentatori e associati e, ancorché l’Associazione abbia usufruito anche di contributi economici di enti civici, essa tuttavia ha potuto conquistare in proprio, con fiducioso lavoro, una indiscussa valenza specifica nel tessuto artistico di Perugia, per l’assiduità di partecipazione dei suoi promotori e per la convinzione di chi ritiene che, fare, offrire e partecipare all’arte non sia un’occupazione come un’altra, ma una vocazione e una scelta di vita.
Bruno Corà
Tutti i contenuti testuali e le immagini, sono tratte dal volume
"Trebisonda. Una storia contemporanea" Giorgio Bonomi
A cura di: Lucilla Ragni, Danilo Fiorucci, Robert Lang
Testi: Andrea Baffoni, Giorgio Bonomi, Bruno Corà
Traduzioni: Jodi Sandford
Ricerca iconografica: Lucilla Ragni, Danilo Fiorucci, Robert Lang, Jodi Sandford, Valter Gosti
Progettazione grafica: Giampiero Badiali
Copyright 2012
Trebisonda, via Bramante 26 Perugia
ISBN: 978-88-906050-4-8
Casa Editrice Quater Edizioni - Foligno
Stampa: Grafiche CMF - Foligno
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